05/11/16 – Pensioni
ANP: pensioni “da fame” costringono gli agricoltori a rimanere nei campi
Dopo la mobilitazione che l’anno scorso ha portato alla raccolta di 100.000 firme per chiedere l’aumento delle pensioni minime la situazione degli agricoltori in pensione è sempre grave, con il l’89,4% non arriva a una pensione di 600 euro al mese e il 43% degli agricoltori over 65
Agricoltori in pensione, anche ultra settantenni o ottantenni, che continuano a lavorare perché ricevono assegni pensionistici “da fame”. Una distorsione economica e sociale che non solo azzera il ricambio generazionale ma provoca problemi di produttività e sicurezza. A denunciare la situazione è l’ANP (Associazione Nazionale Pensionati) di Cia che in questi anni ha lottato molto per ottenere l’aumento delle pensioni minime e favorire un vero e proprio “passaggio di consegne” virtuoso tra anziani e giovani, anche a livello di trasferimento di competenze.