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È necessario pianificare gli investimenti in energie rinnovabili

Cia-Agricoltori Italiani Ferrara chiede un piano strategico per lo sviluppo delle agroenergie sul territorio – dagli impianti a biometano all’agrivoltaico – che tenga conto delle necessità nate dal conflitto ucraino e non disperda i processi virtuosi avviati con la transizione ecologica: dai fondi del Pnrr, al bonus 110% e ai diversi incentivi tra i quali i contributi per la creazione dei parchi agrisolari. Secondol’associazione serve, dunque, una programmazione per sostituire progressivamente le fonti energetiche fossili con quelle rinnovabili e maggiore spazio verso le iniziative imprenditoriali in campo energetico.

“La mancata autorizzazione a una società agricola che voleva realizzare un impianto a biometano in località Villanova – commenta Stefano Calderoni, presidente di Cia Ferrara – ci impone di iniziare a riflettere, nel breve, di un piano per lo sviluppo delle agroenergie sul nostro territorio. Programmazione imprescindibile visto che appare ormai evidente che il futuro delle democrazie europee passa attraverso la capacità di andare verso la maggiore l’autosufficienza in campo energetico ma anche alimentare. David Beasley (direttore esecutivo del Programma Alimentare Mondiale) ha annunciato il rischio di una carestia globale – ricordo che l’assenza del grano ha dato origine alle cosiddette “primavere arabe” – e che un aumento spropositato dei costi energetici sta divorando il potere d’acquisto di milioni di famiglie. Se non sono queste motivazioni sufficienti per cambiare il modo di produrre energia e cibo, allora non so quale altra tragedia mondiale dovrà succedere. Sicuramente la discussione sull’impianto di Villanova denota un vuoto di programmazione istituzionale – continua Calderoni – che non riguarda solo il nostro territorio ma è generalizzata. Penso alla misura per l’utilizzo in deroga dei terreni a riposo che è stata decisa una tantum, solo per quest’anno e non consente alle aziende agricole di programmare la produzione. Dobbiamo cogliere le iniziative imprenditoriali che mirano a una maggiore autosufficienza energetica e che possono portare un vantaggio per l’approvvigionamento di acqua calda, energia elettrica e gas metano”.

Cia-Agricoltori Italiani Ferrara chiede che i Comuni del territorio inizino a declinare in azioni concrete l’ottimo Decreto 199/2021 sulle comunità energetiche, entrato in vigore lo scorso dicembre.

“Come associazione – continua Calderoni – non possiamo fare a meno di pensare che il processo di decarbonizzazione debba partire dalle scelte condivise nelle comunità territoriali. Mi permetto di suggerire a chi si dovrà occupare di concretizzare il Decreto di iniziare a programmare facendo in primo luogo un’analisi dei fabbisogni energetici delle comunità, individuando aree da destinare alla realizzazione di impianti di energia da fonti rinnovabile. Si potrebbe partire, ad esempio, dalle aree Sipro disseminate in molti comuni della provincia che sono urbanizzazate ma spesso prive di attività produttive.

Certo è che un impianto a biometano – che magari si basa su un’agricoltura circolare perché produce energia a partire dagli scarti delle produzioni agricole come nel progetto di Villanova – o i parchi agrisolari che non consumano suolo agricolo, ma contribuiscono alla sostenibilità e producono energia pulita sono il nostro futuro energetico. Un futuro che non solo porta energia pulita e cibo più sano ai cittadini, ma costituisce un’opportunità di crescita per le aziende agricole. Ora più che mai serve una visione che tenga conto delle esigenze del territorio, delle persone e della nostra agricoltura.”

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