ROMAGNA

NOTIZIE IN PRIMO PIANO ROMAGNA

Incontri tecnici sulla possibilità di indennizzo per gli associati Cia colpiti dalle calamità di maggio

Cia Romagna organizza due incontri tecnici per gli associati sulle possibilità di indennizzo danni alle aziende agricole in seguito agli eventi calamitosi di maggio 2023:

mercoledì 11 ottobre alle ore 20.30, a Cesena (via Rasi e Spinelli 160) nella sala riunioni della sede di Cia Romagna;

venerdì 13 ottobre ore 16, a Bagnacavallosala nella sala di Palazzo Vecchio in piazza della Libertà 5.

Prevista anche la possibilità di collegamento sulla piattaforma Meet (link nel depliant qui sotto).

Servono misure straordinarie per il comparto ortofrutticolo

“Ai problemi strutturali del settore con cui facciamo i conti da tempo, in particolare con pesche e nettarine, si sono aggiunte le calamità degli ultimi anni con gelate, alluvioni e trombe d’aria. Questo sta mettendo a rischio tutta la filiera romagnola col pericolo di accelerare un disinvestimento già in atto che può portare all’abbandono quasi totale della frutticoltura romagnola con riflessi notevoli sull’economia, primo perché è un settore che esporta ma anche per l’indotto che muove. Rischiamo danni irreparabili”. Questo il commento del Presidente di Cia Romagna, Danilo Misirocchi, riferendosi al comparto che impiega in regione oltre 25 mila imprese ortofrutticole su un totale di oltre 53.000 che operano sul territorio e che crea i 1,2 miliardi in termini di produzione lorda vendibile.

Gli eventi atmosferici che hanno colpito l’Emilia-Romagna nel corso della primavera sono senza dubbio da considerarsi straordinari, basti pensare che, in pochi giorni, è caduta la pioggia di 8 mesi che ha rappresentato il record di precipitazioni storiche su tutte le aree a vocazione frutticola della regione.
Va puntualizzato che la furia delle acque si è abbattuta su un areale geografico la cui capacità produttiva era già stata irrimediabilmente compromessa dalle gelate tardive di inizio aprile.
Questi fenomeni hanno avuto il loro culmine, drammatico, a metà del mese di maggio e la loro intensità, ripetitività e concentrazione ha causato danni economici, pesanti, all’intera filiera.
Le piogge e le gelate hanno compromesso, in maniera generalizzata, le produzioni ortofrutticole in modo assolutamente irrimediabile: si stimano riduzioni di rese importanti (oltre il 60% con picchi del 90%) e parametrici commerciali stimati sotto media (con conseguente pesante deprezzamento della produzione).
La profonda crisi che attraversa il settore primario e la riduzione dei sostegni rischia di generare nel breve periodo premi assicurativi insostenibili per molte aziende agricole.
Questa situazione testimonia la necessità urgente di intervenire attivando misure straordinarie a garanzia di un comparto strategico per la nostra regione e per il Paese.
Per questo motivo si chiede:
1) di prevedere nella delimitazione dell’area colpita dagli eventi primaverili di aprile e maggio attraverso l’attivazione del decreto legislativo 102/04 a parziale compensazione dei danni subiti;
2) proroga delle rate di credito agrario di esercizio e di miglioramento attuando le medesime procedure già sperimentate nel corso dell’emergenza COVID;
3) destinare risorse per finanziare la “cambiale agraria” Ismea per assicurare liquidità alle imprese agricole colpite da gelo ed alluvioni anche attraverso il coinvolgimento dei confidi regionali;
4) finanziare, attraverso le risorse della programmazione comunitaria, tutti gli strumenti di difesa attiva indispensabili a prevenire i disastrosi effetti del gelo;
5) permettere, utilizzando le risorse OCM ed i piani operativi, la conversione varietale degli impianti che sia siano dimostrati improduttivi;
6) riorganizzare la filiera garantendo ai produttori la necessaria remunerazione del lavoro e terminare l’iter per la definizione di un catasto ortofrutticolo nazionale;
7) ricostituzione della dotazione per gli interventi compensativi per siccità dal 01/06/2022 al 30/09/2022 ridotta del 50% a seguito dei tragici eventi che hanno colpito l’Emilia-Romagna nel mese di maggio;
8) la drastica riduzione dei principi attivi ha compromesso l’efficacia delle strategie di difesa in campo. Questo, combinato a fattori ambientali avversi, ha determinato una significativa riduzione della capacità produttiva degli impianti. Occorre quindi rilanciare le attività di ricerca e impedire che l’Europa compia la scelta ideologica di un dimezzamento delle molecole attive in assenza di alternative tecniche adeguate;
9) sostenere il sistema assicurativo per garantire una efficace difesa delle produzioni;
10) l’esonero parziale dal pagamento dei contributi propri e dei lavoratori dipendenti sia per le aziende agricole che per le società o cooperative che svolgono o hanno svolto attività agricola nei successivi 12 mesi dal verificarsi dall’evento calamitoso come disposto dall’art. 8 del D.Lgs. 102/2004 poi modificato con D.Lgs. 82/2008.
Pur consapevoli della complicata congiuntura economica del paese è evidente che a causa di numerosi “flagelli” che si sono abbattuti sul comparto ortofrutticolo l’assenza di interventi tempestivi rischia di determinare una rapida e profonda riorganizzazione del comparto con estirpi e cessazione di attività che si susseguono, da anni, senza sosta.
Dispiace inoltre rilevare come i soggetti più fragili, piccole e medie imprese, giovani agricoltori ed agricoltrici siano coloro che più di ogni altro rischiano di cessare anzitempo la propria attività senza considerare i danni irreparabili che una riduzione delle superfici cagionerebbe all’indotto lavorativo e alla forza competitiva dell’ortofrutta italiana.

FESTAGIAMO! Tavola rotonda e solidarietà per le aziende alluvionate – 6 ottobre Mercato Saraceno

I giovani imprenditori agricoli di Cia Emilia-Romagna si mobilitano per le aziende alluvionate della Romagna

#FestAgiamo! è l’evento organizzato dai giovani imprenditori agricoli di Agia-Cia Emilia-Romagna come occasione di riflessione e confronto fra le istituzioni e la rappresentanza nazionale e regionale dei giovani imprenditori agricoli di Cia ed ha anche lo scopo di raccogliere fondi da destinare a sostegno delle aziende alluvionate della Romagna.

L’appuntamento è venerdì 6 ottobre all’azienda Agricola Clorofilla di Mercato Saraceno (via Barbotto 317, FC). Alle 18 è in programma la tavola rotonda con Luigi D’Eramo, sottosegretario del ministero dell’Agricoltura; Stefano Francia, presidente Cia Emilia-Romagna; Danilo Misirocchi, presidente Cia Romagna; Enrico Calentini; presidente Agia nazionale; Martina Codeluppi, presidente Agia Emilia-Romagna. Modera Paolo Pirini.

Seguirà la cena a bordo piscina con dj set. Il ricavato della cena (30 euro a persona) sarà devoluto in beneficenza alle aziende alluvionate della Romagna.

È necessaria la prenotazione al numero 342 5151073.

Post alluvione – Continua la solidarietà dalle Cia di tutta Italia. Gesti di grande importanza nel segno dei nostri valori. Ora però servono risposte dal governo su risorse e interventi

Mentre i territori colpiti dalle alluvionui restano in attesa delle risorse e degli interventi annunciati dal Governo, non si ferma la solidarietà fra gli agricoltori associati Cia.

Dopo i gesti di generosità e solidarietà compiuti da Cia Veneto e Cia Reggio Emilia, che nei mesi scorsi hanno donato fieno e paglia alle aziende zootecniche, fra fine agosto e inizio settembre un camion carico di fieno proveniente dalla Cia di Vicenza ha fatto il suo ingresso a Casola Valsenio e altri camion sono arrivati a Mercato Saraceno con decine di balle di fieno donate dalla Cia di Trento. Non si tratta solo di un supporto fondamentale per l’alimentazione del bestiame, ma anche di un importante sentimento di vicinanza nei confronti degli allevatori delle aree colpite da frane e alluvioni.

La Cia di Vicenza è stata accolta per Cia Romagna da Stefania Malavolti, presidente del direttivo Cia Romagna della zona di Faenza e coordinatrice Donne in Campo Romagna. Ad attendere la donazione della Cia di Trento era presente Matteo Pagliarani, vicepresidente di Cia Romagna e coordinatore Agia-Cia Romagna. In Appennino a causa delle innumerevoli frane alcune aziende sono ancora difficilmente accessibili. L’alluvione ha inoltre provocato una scarsità nella produzione di foraggio, a causa del ritardo negli sfalci e dei danni alle colture.

Cia Romagna sin dai primissimi giorni dopo le alluvioni si è adoperata per incrociare i bisogni degli agricoltori e degli allevatori con le numerose offerte di aiuto provenienti dalle Cia di diverse zone d’Italia. “Sono gesti che ci ricordano che, anche di fronte alle sfide, l’unità e la solidarietà possono portare a risultati importanti – commenta Danilo Misirocchi,  presidente di Cia Romagna e ringraziamo sinceramente le Cia che hanno donato il fieno per l’ impegno nel sostenere gli agricoltori romagnoli. Ora però abbiamo bisogno di risposte chiare e veloci dal Governo e dalla struttura commissariale: i nostri associati devono avere un orizzonte di certezze per decidere se investire come sarebbe necessario. Inoltre più passa il tempo, maggiormente si aggrava la crisi di liquidità delle aziende. A fine agosto sono infatti terminate le sospensioni di alcuni pagamenti, mentre il 20 novembre è la scadenza del pagamento di tutte le imposte e tributi, visto che non sono state fatte le modifiche richieste in sede di conversione del decreto.

Per tutta l’estate Cia Romagna è stata sempre presente agli incontri per portare il proprio contributo, rappresentare la situazione in Romagna e portare ai confronti fra Commissario e istituzioni locali, regionali ed europee le istanze degli associati. “Tra le altre cose è emerso ancora una volta quanto siano lontane le esigenze pratiche delle aziende e le procedure burocratiche. Non possiamo perciò non manifestare le nostre preoccupazioni sul quanto e quando, ovvero sul tema delle risorse e degli interventi. A ormai quattro mesi dagli eventi non si conoscono le priorità e le modalità dell’azione commissariale”.

Fra i temi affrontati negli incontri Cia Romagna ha ribadito e ribadisce la necessità di garantire la manutenzione adeguata alle reti dei territori rurali; procedere con gli interventi di somma urgenza per ripristinare le strade di collegamento e le strade intra-poderali, evitando il rischio di uno spopolamento della montagna; ripristinare rapidamente le infrastrutture idriche e procedere con gli interventi per riparare e intervenire sui danni causati dalle frane. Si è inoltre nuovamente sottolineato il bisogno di fare chiarezza sulle responsabilità degli argini dei fiumi dalla sorgente fino alla via Emilia, in quanto l’interpretazione data fino ad ora non è ritenuta corretta dalle organizzazioni agricole e da questa interpretazione dipende chi e come si deve intervenire per completare le opere di ripristino e la gestione futura.

Incontro sui danni da tromba d’aria

Dopo la tromba d’aria che lo scorso 22 luglio si è abbattuta su alcune zone della Romagna causando ingenti danni a colture, costruzioni e manufatti, Cia Romagna organizza un incontro per approfondire il tema, le iniziative avviate e le ulteriori azioni da intraprendere.
Appuntamento mercoledì 16 agosto alle 20.30 ad Alfonsine (Ra) nella sala del Circolo Pd Borgo Fratti, in via Antonio Fratti 58.

Moia, le giornate zootecniche di Verghereto

Le Giornate Zootecniche della Moia a Verghereto (Forlì-Cesena) si sono svolte dal 29 al 31 luglio. La rassegna è organizzata dall’Associazione Regionale Allevatori dell’Emilia Romagna. Molti gli associati Cia – Agricoltori Italiani Romagna che hanno partecipato e che hanno conseguito dei premi per i loro capi di bestiame appartenenti alla razza Romagnola per quanto riguarda i bovini e alle razze Suffolk e Berrichonne relativamente agli ovini. La manifestazione dell’Araer, come spiega il presidente di Cia Romagna Danilo Misirocchi, ha lo scopo di valorizzare le razze autoctone. Durante le premiazioni è stata sottolineata l’importanza della zootecnia nelle colline romagnole per il mantenimento del territorio e per la sua tenuta sociale ed economica.

Distrutti capannoni, strutture e coltivazioni

Tornado e grossa grandine: nuova conta dei danni. Cia sta predisponendo alcune proposte da presentare alla Regione su come affrontare le questioni legate alle calamità e per verificare quali interventi si possano attivare

Cia Romagna coi suoi tecnici e con i suoi rappresentanti politici è di nuovo impegnata nei sopralluoghi nelle aziende agricole colpite da quello che si è rivelato essere a tutti gli effetti un torando e dalla grossa grandine. L’ evento climatico catastrofico che ha colpito sabato 22 luglio 2023 il nostro territorio ha causato danni ingentissimi coinvolgendo ancora una volta anche le imprese agricole, con pesanti danni alle strutture, ai capannoni e alle case, oltre che alle coltivazioni con vigne stese e frutteti a terra, così come girasoli e altre colture completamente stese e là dove sono ancora in piedi le piante molti frutti sono caduti a terra.  

Il presidente di Cia Romagna Danilo Misirocchi al rientro da alcuni primi sopralluoghi svolti in alcune imprese agricole, invita gli agricoltori a prendere contatti con gli uffici Cia per la segnalazione dei danni e delle necessità. L’Organizzazione romagnola si è attivata con Cia regionale e sta predisponendo una serie di proposte da presentare alla Regione per come affrontare le questioni legate alle calamità e per verificare quali interventi possano essere attivati. Misirocchi sottolinea: “È un altro duro colpo alle imprese agricole e al territorio: nelle campagne romagnole la frustrazione sta crescendo sempre di più.  Mentre c’è ancora tanta indeterminatezza sul fronte degli aiuti per i danni dalle alluvioni, le stime sulla riduzione media della Plv che ipotizzavano circa un meno 40% potrebbero peggiorare ulteriormente a fronte dei nuovi eventi”.

Il 22 luglio, come ha specificato agli organi di stampa l’esperto Pierluigi  Randi presidente di Ampro (Associazione Meteo Professionisti), non era chiaro se il violentissimo vento fosse un tornado o una tromba d’aria anche perché avevano subito danni anche alcuni strumenti di rilevazione. In ogni caso Randi per la forza e per i danni causati dal vento in molte aree del ravennate – in particolare Conselice, Alfonsine, Voltana, Savarna, Conventello e Grattacoppa – lo ha definito come l’episodio più grave da almeno trent’anni. La tenuta delle imprese agricole, soprattutto di quelle piccole è sempre più critica. Alle molte aziende che stanno facendo i difficili conti con le conseguenze delle gelate tardive, della siccità, della grandine, e delle recenti alluvioni appunto, si aggiungono quelle colpite da quest’ultimo evento. “In alcuni casi – specifica Misirocchi – c’è chi deve affrontare gli effetti di tutti questi eventi messi insieme”.

Anp: l’importanza dei nonni nella famiglia e nella società

Proseguono a gran ritmo le iniziative dell’Associazione pensionati di Cia Romagna (Anp). Mercoledì 12 luglio 2023 nella splendida cornice dell’azienda agricola Palazzo Manzoni a San Zaccaria si è svolto l’incontro sul tema “L’importanza dei nonni nella famiglia e nella società”. I lavori sono stati aperti da Oretta Pedini, vicepresidente Anp-Cia Romagna, e successivamente il programma è andato avanti con gli interventi di William Signani, presidente Anp-Cia Romagna; di Danilo Misirocchi, presidente Cia Romagna; della dottoressa Sonia Sassi, psicologa-psicogeriatra. Spazio poi a riflessioni e interventi dei partecipanti, mentre la chiusura dei lavori è stata affidata a Pierino Liverani, presidente Anp Emilia Romagna.

Il cuore grande degli agricoltori associati Cia

Previsti altri carichi di fieno e paglia in arrivo in Romagna da Cia di altri territori

Ora che la fase acuta dell’emergenza è finita e l’attenzione emotiva popolare sui bisogni si è affievolita la grande solidarietà fra gli agricoltori è ancora più preziosa. Non è cessata l’emergenza, ha cambiato volto.

È talmente grande questa voglia di aiutare degli agricoltori che sono previsti altri carichi in arrivo da altre Cia di altri territori per gli agricoltori Cia romagnoli.

“La gratitudine e la riconoscenza nei confronti degli agricoltori di Cia Veneto è immensa”, afferma Danilo Misirocchi, presidente di Cia Romagna che ha accolto – insieme al Direttore Alessia Buccheri, al presidente erritoriale Stefania Malavolti ed altri associati – i cinque trattori con oltre cento rotoballe di fieno e paglia a Casola Valsenio per le aziende agricole Cia della Romagna. Si tratta dell’alimentazione per bovini, caprini, ovini e conigli: animali che stavano iniziando a soffrire la fame. Animali che mandati al pascolo, dove le condizioni lo permettono, si perdono perché si spostano in cerca di erba.

Per l’agricoltura, e in particolare l’allevamento, la tematica del fieno e della paglia è stata dirimente da subito nelle zone colpite dalle frane e dalle alluvioni.  Con l’isolamento e le altre difficoltà connesse all’evento estremo la necessità di cibo per gli animali è stata evidente: “Le scorte stanno finendo – specifica Misirocchi –  Veniamo da annate non sovrabbondanti e il primo taglio di questa stagione non è in linea con le aspettative perché il fieno, con le piogge anche in altri parti d’Italia, comincia ad avere qualche problema. Stiamo tutti attraversando un momento particolarmente difficile, ma la solidarietà manifestata da colleghi di altri territori non colpiti dalle alluvioni, ma non per questo senza difficoltà, dimostra il cuore grande degli agricoltori. Hanno una grande voglia di aiutarci”.

Misirocchi ringrazia anche Cia Nazionale che da subito ha aperto una raccolta fondi per i bisogni degli associati emiliano-romagnoli.

XXVII° incontro dei pensionati Anp-Cia Emilia-Romagna – 10 giugno ore 10 Fosso Ghiaia (Ra)

“Uniti e solidali. Costituzione, istituzione, cooperazione”

“Uniti e solidali” funziona sempre, ma in questo momento in Emilia-Romagna – e in Romagna – è una formula che accompagna le giornate con sempre maggiore forza: dalle alluvioni del 3 e del 17 maggio pur nelle enormi difficoltà di moltissimi e con un territorio in parte trasformato l’unione e la solidarietà sono state di conforto e di aiuto. Era l’emergenza e ancora lo dovranno essere nel post-emergenza.

“Uniti e solidali” è il tema del 27° incontro regionale del pensionato che l’Associazione Pensionati di Cia-Agricoltori Italiani Emilia-Romagna organizza nella mattina di sabato 10 giugno a Ravenna (ristorante La Campaza, via Romea sud  395, Fosso Ghiaia). Sarà un’occasione anche per uno sguardo sul futuro partendo dalla storia di ANP-Cia, fatta di Costituzione, istituzione e cooperazione, e per trovare insieme lo spirito di solidale coesione verso la Romagna. Il programma inizia alle 10 con la registrazione dei partecipanti. Alle 10.30 il saluto di benvenuto di William Signani, presidente ANP Romagna, e l’apertura dei lavori da parte di Pierino Liverani, presidente ANP Emilia-Romagna. Alle 10.45 i saluti di Danilo Misirocchi, presidente Cia Romagna, e Stefano Francia, presidente Cia Emilia-Romagna. Alle 11.15 la tavola rotonda con Ivano Artioli, docente di diritto costituzionale; Lorenzo Cottignoli, presidente Federazione delle Cooperative di Ravenna; Michele de Pascale, sindaco di Ravenna; Alessandro Del Carlo, presidente ANP-Cia Agricoltori italiani. Modera il giornalista Claudio Ferri. Alle 12.40 la consegna delle targhe ai soci emeriti di Anp-Cia da parte della vicepresidente di Anp-CIA Emilia-Romagna, Franca Gordini.

“Con il nostro incontro vogliamo rivolgere il nostro pensiero al lutto delle famiglie che hanno perso i propri cari e a quanti si sono visti stravolgere la vita da questo dramma che ha colpito i nostri territori – afferma Wiliam Signani, presidente Anp Romagna – Stiamo attraversando uno dei peggiori momenti della nostra storia che delinea una situazione di povertà e mancate produzioni del comparto agricolo e del suo indotto. Un danno che non tocca solo il nostro settore ma tutti e in particolar modo la vita delle persone. Questa situazione richiede risorse e una grande volontà di rimettersi in gioco”.

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